Riscaldamento in casa: accenderlo solo quando serve o tenerlo sempre al minimo? Cosa conviene davvero

Riscaldamento in casa: accenderlo solo quando serve o tenerlo sempre al minimo? Cosa conviene davvero

Riscaldamento in casa: accenderlo solo quando serve o tenerlo sempre al minimo? Cosa conviene davvero - bergamorespira.it

Alessandra Perrone

Novembre 17, 2025

Mattine fredde, vetri appannati e la preoccupazione di trovare la bolletta più alta del previsto: la domanda ricorre in molte case italiane: conviene spegnere il riscaldamento quando si esce o lasciarlo acceso al minimo? È una scelta che combina abitudini quotidiane, caratteristiche degli edifici e comportamento degli impianti. Qui non si tratta di regole d’occasione ma di capire come funziona il calore dentro una casa, quali sono le perdite reali e quale strategia riduce davvero i consumi senza compromettere il comfort.

Accendere o tenere acceso: cosa dicono gli esperti

Il confronto tra mantenere una temperatura costante e spegnere l’impianto quando non serve è spesso ridotto a un falso dilemma. In termini energetici, mantenere una temperatura stabile richiede un flusso continuo di calore per compensare le dispersioni attraverso muri, finestre e solai. Al contrario, quando l’abitazione si raffredda le perdite si riducono perché diminuisce la differenza tra interno ed esterno. Lo spiega in modo chiaro il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, che stima un risparmio rilevante spegnendo il riscaldamento durante le assenze.

Riscaldamento in casa: accenderlo solo quando serve o tenerlo sempre al minimo? Cosa conviene davvero
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Secondo il ministero il taglio può andare dal 10% al 20% di consumo in meno se si adottano spegnimenti programmati: il motivo è che l’energia risparmiata mentre l’impianto è spento è superiore a quella necessaria per riportare la casa alla temperatura desiderata. Questo vale soprattutto in case con un isolamento insufficiente: più la casa disperde, più costa mantenerla calda. Un dettaglio che molti sottovalutano è la qualità dell’isolamento, che cambia il bilancio energetico più di quanto sembri.

Alla pratica, dunque, conviene regolare il riscaldamento con orari e termostati: spegnere nelle ore di assenza e riaccendere per il rientro è spesso la scelta più efficiente. Chi vive in città lo nota ogni inverno: gli edifici moderni rispondono diversamente da quelli più vecchi. In alcune situazioni, mantenere una temperatura di base molto bassa per non far raffreddare eccessivamente i muri può avere senso, ma non è equivalente al tenere l’impianto acceso al minimo tutto il giorno.

Qual è la temperatura giusta e come gestirla in casa

Stabilire il giusto valore di comfort ha un impatto diretto sui consumi. Per molte persone la fascia ideale diurna si colloca tra i 21 e i 23 °C, mentre la notte può essere abbassata intorno ai 17 °C per favorire il riposo e ridurre l’uso energetico. Oltre alla temperatura, conta l’umidità relativa: valori intorno al 40%–50% sono quelli che bilanciano comfort e salute; sotto il 20% o sopra il 60–70% possono emergere problemi respiratori o sensazione di ambiente fastidioso.

Per gestire il riscaldamento in modo efficiente è utile usare strumenti semplici: termostati programmabili, valvole termostatiche sui radiatori e una buona programmazione degli orari riducono sprechi senza rinunciare al comfort. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è l’effetto delle piccole abitudini: abbassare persiane di sera, isolare gli infissi con guarnizioni, evitare correnti d’aria in stanze non usate. Questi interventi non sono costosi ma migliorano il rendimento dell’impianto.

Infine, la scelta pratica è chiara: un uso mirato e temporizzato del riscaldamento tende a essere più economico rispetto al lasciare l’impianto acceso al minimo 24 ore su 24. Per le abitazioni italiane variano le soluzioni migliori in funzione dell’età dell’edificio e del clima locale; per questo programmare gli spegnimenti e mantenere una temperatura moderata rimane una soluzione concreta per tagliare i consumi senza rinunciare al benessere.